lunedì 4 febbraio 2013

Titolo 5 - PROVVEDIMENTI RELATIVI ALLE CARCERI


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Dal MANIFESTO degli OBIETTIVI IMMEDIATI
Di IOLE NATOLI - con la collaborazione di Adriana Perrotta, Ilaria Tarabella, Teresa Pezzi
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TITOLO 5 - PROVVEDIMENTI RELATIVI ALLE CARCERI

Nel richiamare qui quanto espresso in merito alla violenza sessuale (Titolo 3), rileviamo che la presenza di violenze nonché di abusi di natura sessuale tra detenuti nelle carceri non soltanto richiede l'istituzione - o il potenziamento ove già nelle case di detenzione ce ne siano - di specifiche unità antiviolenza, composte di personale medico adeguato con la conseguente presenza anche di psicologi, ma impone che venga meno definitivamente il disumano sovraffollamento attuale.
Questo può essere ridotto in due modi, che non sono però alternativi. L’uno consiste nella costruzione di nuovi   complessi, adatti alle particolari necessità della condizione carceraria, e prevede uno stanziamento cospicuo di fondi.
L’altro è quello di cominciare a svuotare le carceri non con amnistie ma con la conversione della detenzione carceraria in misure sostitutive, che prevedano l'impiego dei condannati per pene minori in lavori socialmente utili di manutenzione del territorio (come pulizia di strade, boschi, fiumi, ecc.), con la conseguente collocazione di tali soggetti presso strutture (appartenenti alla tipologia delle comunità) appropriatamente sorvegliate.
In tal modo si ridurrebbe il sovraffollamento, si faciliterebbe la riabilitazione positiva e il reinserimento di coloro che hanno ricevuto condanne per reati minori e si realizzerebbero anche interventi necessari e pericolosamente trascurati, relativi alla salvaguardia del territorio (vedere in merito il Titolo 8).
Un altro punto ci preme segnalare: è indispensabile rendere meno tetra, discriminante e condizionante la “vita tra le sbarre” di figli e figlie delle detenute, predisponendo ambienti adatti all’infanzia, tali da accogliere in modo consono alle esigenze dell'età queste incolpevoli creature e nei momenti di assenza della madre e altresì in quelli che la normativa prevede debbano invece trascorrere con lei. Anche in questo caso, ove le madri siano detenute per reati minori, appare utile procedere alla conversione della detenzione carceraria in misure sostitutive, ferma restando la necessità della sorveglianza delle strutture adatte all’accoglienza.
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Milano, 4.02.2013





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Progetto ed elaborazione del documento:  © Iole Natoli con la collaborazione di Adriana Perrotta, Ilaria Tarabella, Teresa Pezzi
Proposte/Obiettivi di:  Iole Natoli, Adriana Perrotta, Teresa Pezzi, Ilaria Tarabella e di:  Elisabetta Boiti, Alessandra Ciotti, Marcella Corsi, Emanuela Eboli, Barbara Giorgi, Antonella PanettaChiara Pesce
Hanno partecipato con discussioni nel gruppo di FB:  Danila Baldo, Luciana Bova, Maria Esposito, Cinzia Marroccoli, Raffaella Mauceri, Maria Grazia NegriniAmbretta Occhiuzzi, Nadia Ruggieri


L’intero documento è scaricabile in PDF e dal Blog di riferimento e dal seguente indirizzo: https://docs.google.com/file/d/0B3tYvI6kY_0vTG1sQTJNODA3dHc/edit?usp=sharing

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