lunedì 4 febbraio 2013

Titolo 8 - REPERIMENTO DELLE RISORSE ECONOMICHE

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Dal MANIFESTO degli OBIETTIVI IMMEDIATI
Di IOLE NATOLI - con la collaborazione di Adriana Perrotta, Ilaria Tarabella, Teresa Pezzi
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TITOLO 8 - REPERIMENTO DELLE RISORSE ECONOMICHE

RIDUZIONE DELLE SPESE MILITARI

In relazione al progressivo disarmo auspicato da tutte le nazioni per il raggiungimento della Pace - ideale che tanto efficacemente si proclama e altrettanto efficacemente si tradisce nella prassi quotidiana dei popoli - esprimiamo il nostro più sentito dissenso sull’entità delle spese militari. Certo, l’Italia ha i suoi ESBORSI PRIORITARI! Sono puntate da casinò fuori controllo (per intenderci, quelle dei suicidi finali) per le missioni all'estero infinite e per l’acquisto di armi spettacolari, tra cui troviamo gli splendidi cacciabombardieri F-35, i più costosi della storia dell'aeronautica militare e che peraltro sono a rischio di fulmini, affiancati dai sommergibili U-212, preziosamente di ultima generazione e intesi anche come classe Todaro.
Spettacolare è l’importo degli acquisti, che sperperano in fuochi d’artificio di estasi militari inattuali risorse finanziare ed economiche che potrebbero essere investite altrimenti. Che dovranno essere investite altrimenti, per evitare che il denaro pubblico sia destinato a vantaggio delle industrie delle armi e distolto dai bisogni reali dell’intera popolazione italiana. Abbiamo necessità di finanziare complessi pacchetti di servizi, come quelli che abbiamo indicati in tutti gli obiettivi precedenti; abbiamo necessità di creare nuovi posti di lavoro, ampliando le risorse per lo sviluppo economico; abbiamo necessità di investire nella ricerca scientifica e tecnologica... e dunque il massimo che è possibile fare a favore delle industrie delle armi è di creare PIANI DI CONVERSIONE con agevolazioni ed incentivi per quelle industrie che accetteranno di trasformare la loro produzione mortifera in altra di pubblica utilità.

RECUPERO DEL GETTITO FISCALE

Esistono sicuramente molti campi nei quali è necessario intervenire.  Occorre infatti:
1 - eliminare i privilegi fiscali concessi al Vaticano: il solo finanziamento dell’8 per mille comporta, a quanto pare, un esborso pari a circa un miliardo di euro per anno;
2 - applicare I’IMU alle proprietà vaticane in Italia, alle  fondazioni bancarie, ai partiti e ai sindacati.
Non possono sussistere in Italia né fedi né appartenenze politiche e/o sindacali finanziate tramite esenzioni specifiche dallo Stato, perché i privilegi riguardano sempre e soltanto gruppi sociali limitati e ciò è contrario all’interesse pubblico;
3 - combattere l’evasione  fiscale. Nel 1981 l’evasione fiscale in Italia ammontava a circa 28mila miliardi di vecchie lire. Una cifra equivalente al 7-8% del Prodotto interno lordo. Trent’anni dopo, secondo il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, questa quota è salita fra il 16,3% e il 17,5% del Pil, per un totale che oscilla fra i 255 e i 275 miliardi di imponibile sottratto all’erario. Praticamente, il doppio in percentuale e il quintuplo in cifra assoluta.
La tolleranza nei confronti dell'evasione fiscale - praticata mediante condoni tombali e scudi fiscali, nonché attraverso la mancata richiesta di fatture - ha generato una distorsione nella ridistribuzione delle risorse economiche e finanziarie. Ne è conseguito un aumento delle tasse, che ha sottoposto sia i lavoratori dipendenti sia gli imprenditori onesti a oneri scarsamente fronteggiabili.

EROGAZIONI INDEBITE

Vi è anche la necessità di rivedere la concessione dell’assegno di accompagnamento per le persone anziane, che, come allo stato attuale è formulata, prescinde dall’entità del loro reddito. Occorre dunque stabilire un tetto oltre il quale scatti una progressiva riduzione dell'assegno, sino all’estinguersi dell'assegno stesso. I servizi assistenziali vanno erogati in ragione delle possibilità economiche dei soggetti e non diversamente. Le somme recuperate possono essere impiegate nell’ambito sanitario, tramite una riduzione dei ticket dei farmaci e/o per incrementare l'assistenza che è dovuta ai soggetti più deboli, o destinate invece a finanziare i vari e irrinunciabili obiettivi che in precedenza sono stati elencati.
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Milano, 4.02.2013




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Progetto ed elaborazione del documento:  © Iole Natoli con la collaborazione di Adriana Perrotta, Ilaria Tarabella, Teresa Pezzi
Proposte/Obiettivi di:  Iole Natoli, Adriana Perrotta, Teresa Pezzi, Ilaria Tarabella e di:  Elisabetta Boiti, Alessandra Ciotti, Marcella Corsi, Emanuela Eboli, Barbara Giorgi, Antonella PanettaChiara Pesce
Hanno partecipato con discussioni nel gruppo di FB:  Danila Baldo, Luciana Bova, Maria Esposito, Cinzia Marroccoli, Raffaella Mauceri, Maria Grazia NegriniAmbretta Occhiuzzi, Nadia Ruggieri


L’intero documento è scaricabile in PDF e dal Blog di riferimento e dal seguente indirizzo: https://docs.google.com/file/d/0B3tYvI6kY_0vTG1sQTJNODA3dHc/edit?usp=sharing

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